Oreste - Modena, Provincia di Modena

Francesca Cimino

Siamo stati in questo ristorante a pranzo. Sulla location niente da dire ma il cibo ed il servizio non sono assolutamente all'altezza del contesto e del conto. Gnocco fritto e salumi mediocri. Tortelloni poco saporiti, al contrario il conto è bello salato. Peccato, non ci tornerò.

Alessandro Arino

Esperienza mediocre. Servizio e cura ai dettagli non all'altezza dei prezzi proposti, cucina che certamente non vale la cifra richiesta. Locale carino, ma non basta. Alla richiesta dei caffè, ci è stato detto che la macchina fosse guasta, con tanto di battuta "vi è andata bene perchè faceva cagare", di pessimo gusto. Chicca finale: il conto arrotondato per eccesso di 0,10 cent a ospite per fare cifra tonda.
Passate oltre che vi conviene.

Elisa Vignali

Una delle peggiori cene della mia vita. L’ambiente è senz’altro bello, ma il servizio è inqualificabile al pari dei piatti. Camerieri che allungano i piatti alla tavolata e poi li fanno distribuire, vino non disponibile per tutti con le stesse bottiglie per una tavola da 10, addirittura piatto di maccheroni con 12 (contati) maccheroni dentro, già freddi. Non plus ultra raggiunto con la petroniana di cui metto la foto sotto, lasciata intera da tutti i commensali e per la quale i camerieri nel togliere i piatti non hanno fatto neanche una domanda. Sembrava carne fredda avvolta nella frittata.
Per finire in bellezza, portano la torta di compleanno senza le candeline accese perché non hanno l’accendino. Non mi vedranno mai più, così come io non vedrò mai più i 50€ dolce e vino esclusi che ci sono stati ingiustamente richiesti.
Il ristorante era comunque mezzo vuoto, i pochi ospiti di dubbia provenienza.

vittorio bettelli

Location storica nel cuore di Modena. L'arredo in stile anni 60/70 è particolare. Servizio cordiale e preciso, la cucina non ha risentito del cambio di gestione. Dolce favoloso. Unica pecca (4 stelle) è la mancanza della tovaglia sul tavolo.
Consigliato.

Tiro a Volo Carlino Salvatore

Bel ristorante, abbiamo mangiato in piazza, ho voluto provare una portata alla volta dall'antipasto al dolce: Antipasto Tataki di Manzo Buonissima, poi come 1° degli Ottimi passatelli con crema di parmigiano e tartufo nero, come 2° ho preso la faraona un pò salata per i miei gusti e come dolce ho voluto provare la famosa coppa Oreste che piaceva tanto ad Enzo Ferrari e devi dire che aveva ragione?.
Servizio al tavolo buono e cortesi, il conto un pò altino ma ci sta tutto, in Primis perché, stai mangiando in locale storico di Modena e in Secundis, sei sulla piazza Roma dove ammiri il palazzo Ducale in tutta la sua maestosità, se sarò di nuovo a Modena tornerò sicuramente, Bravi!!!

Aggiungo anche le foto di altre pietanze mangiate da I miei commensali.......

renzo oroboncoidi

I piatti sono arrivati tiepidini,niente tovaglia,niente piattino per il pane,peccato perché i piatti erano ben cucinati.
Bella location,locale arredato anni 70.

Christian C

Buon ristorante che vuol porsi in fascia alta, senza peraltro riuscirci, se non nei prezzi e nelle porzioni piccole. Menù piuttosto privo di creatività, livello buono ma nulla di memorabile. Servizio discutibile: oltre ai tempi lunghi, per una lunga tavolata di 8 commensali hanno portato solo uno striminzito cestino di pane e grissini, ovviamente non accessibile a tutti.

Gabri Pes “GabeStudio72”

Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi.” ERACLITO
Non è facile prendere in mano la gestione di un ristorante famoso con una storia importante alle spalle, rinnovarlo senza perdere il passato, affrontare due anni di pandemia ed essere ancora li sul pezzo. Personalmente sono affezionato ad Oreste con il suo arredamento anni 60, con quelle sedie Cassina, quel teak alle pareti che gli arabi volevano comprare a peso d’oro, con quelle posate da sollevamento pesi che non esistono piu’. La nuova direzione ce la mette tutta; personalmente ho trovato il direttore di sala gentile ed ospitale ed impegnato ad affrontare quel passaggio delicato tra passato e futuro, spesso non facile già in tempi normali. Oreste va visto, va assaporato. Salite al primo piano e soffermatevi a guardare il locale dall’alto immaginando di essere nel ‘60 e vedere Enzo Ferrari che nel tavolino più in disparte si gusta la famosa coppa di Oreste di cui era ghiotto. Oggi i piatti della tradizione si mischiano a quelli di innovazione. Bollito di inverno su prenotazione in anticipo. Il Lambrusco di sorbato è sempre li ma e’ biologico. Il tortelli alla zucca sono degni di menzione. Forse il conto e’ un po’ salato ma la storia e la posizione hanno un dovuto obolo. Impegnatevi, come state facendo, e manterrete alto l’onore di questo storico ristorante.