I Sapori del Castello - Bolsena, Provincia di Viterbo

Andrea Di Giuseppe

Un luogo dove la passione per la cucina incontra la voglia di valorizzare un posto come Bolsena, piatti studiati e molto ben riusciti niente altro da aggiungere. Meriterebbe più di 5 stelle! Sonia la ragazza che ci ha servito, di una dolcezza unica e molto attenta alle richieste.
3 persone 1 piatto di pasta a testa, vino dolce caffè e ammazzacaffe 60 euro.... al giorno neanche un menu al mac Donald costa così e di certo non mangi così bene e salutare. Non ho assaggiato la pinsa ma sarà una buona occasione per tornarci?.

Giovanni Lispi

Piacevolissima sorpresa! Ero in un viaggio di piacere alla (ri)scoperta dei nostri bellissimi borghi laziali, quando, alla ricerca di un posto dove mangiare a pranzo, mi sono imbattuto in questo carinissimo locale nel centro storico di Bolsena. Già dall'aspetto esteriore si presentava molto bene, con una attenzione all'arredamento e all'atmosfera. Una volta seduti siamo stati accolti molto gentilmente e ci sono stati proposti una serie di piatti del giorno. La nostra attenzione è caduta su un primo piatto a base di paccheri e Coregone affumicato, dal profumo e sapore squisiti. Anche i dolci erano fantastici. Complimenti al Cuoco e alla Pasticciera!.

sveva sasso

Personale gentilissimo, cibo delizioso, sapori perfettamente bilanciati, servizio veloce. Super stra iper consigliato!

Federico Bassini (Fex)

Pinsa speciale, proprietaria brava ed accogliente, posto speciale!

Consigliato anche per chi deve acquistare prodotti tipici.

Francesca Corradi

In un vicolo suggestivo nel centro storico di Bolsena abbiamo gustato ottime e ricche pinse farcite con una buona materia prima. Il ristorante ha anche una piccola carta che comprende antipasti, pici, insalate, qualche secondo e dolci fatti in casa.
Personale molto cordiale che mette subito a proprio agio, servizio rapido e puntuale.
Due pinse (rustica 2.0 e estate) da 10 euro, una coca cola, una birra media e coperto (olive, taralli e pane): totale 31 euro.

Erika De Virgiliis

Ribollita molto buona.
Il tagliere composto da salumi, frutta (fragole, fichi secchi), pere con formaggio e miele, marmellata è davvero bello, ricco e buono.
Strepitosa la pinza?
Buonissima anche la torta di viscicole, marmellata e amaretti?
Locale piccolo ma delizioso
Il personale gentile.

Andrea Arceci

Abbiamo un vincitore! Alla data del 28 luglio 2022 questo posto si è meritato il gradino più alto del podio, staccando la concorrenza di molte lunghezze.

Versione breve.
Posto brutto esteticamente, disorganizzato, qualità del cibo pessima, competenza del personale inadeguata, è stata servita una portata avariata, bio come Biopresto.

Versione lunga per chi vuole dettagli.

Benvenuti a "I sapori del castello"
Il castello ovviamente non c'è, è nei pressi, ma qui dentro manca in tutto e l'aspetto interno del bistrot è un accrocco misto di gres e mattonelle, alcune di largo uso nei bagni, che lo fa stridere con tutto il circondario, con il concetto di bistrot, con l'atmosfera del luogo, con il nome e con la Tuscia in genere. È come se un tir che trasportava rivestimenti per bagni, salumi sudati, patatine da supermercato e cibo in scatola si fosse rovesciato, mescolando il tutto alla rinfusa.

In tanta confusione, a compensare l'aspetto tremendo, il cibo poteva essere lo strumento di riscatto. Nessuna illusione però.
Sia l'offerta, sia la gestione del posto si attestano a livelli troppo bassi per essere aperti.

Si pensi soltanto che ordinando un tagliere per antipasto ci è stato risposto che "i taglieri devono essere prenotati entro le ore 17"
So che può sembrare incredibile, ma non lo è tanto quanto la successiva assurda risposta "c'è scritto sul sito".
Non potendo avere un tagliere, abbiamo chiesto la cortesia di poter avere un solo affettato, a cui ha fatto seguito un ulteriore no categorico, nonostante ci fossero pochi tavoli occupati. Intanto, come da foto, i salumi del banco sudavano come un maratoneta.

Abbiamo quindi puntato su prodotti "Dal nostro orto", un piatto di ceci e uno di fagioli. Come da foto, due barattoli versati con il proprio liquido di governo con uno strato di olio di qualcosa. Vorrei dire che essere passati con i barattoli nei campi secondo me non è sufficiente per definirli prodotti del proprio orto.

A questo punto entra in scena un'altro prodotto "dai nostri orti", una pietanza molto difficile da ottenere e preparare.

L'insalata verde. Aspetto terrificante, e odore nauseabondo. Una tipica insalata in busta non correttamente conservata, visto il calore presente dentro e che era anche il responsabile del sudore salume. Va dato atto alla titolare di aver riconosciuto il problema, e di aver detratto l'importo dal conto. E va anche detto che la ragazza che ci ha serviti è stata cortese anche se evidentemente in imbarazzo per le risposte che ha dovuto dare.

Complessivamente però questo posto è un insulto al turista che passa a Bolsena, una trappola per malcapitati che danneggia il turismo locale portando a credere che il livello in zona sia questo, e che a Bolsena si mangi questa sbobba invece che affettati, oli e prodotti da forno pregiati.

Fortunatamente è invece possibile trovare norcini, trattorie e ristoranti che non hanno l'arroganza di presumere che la gente si mangi di tutto, che ci hanno fatto ricredere sul luogo.

Roberta Ceredi

Dopo una salita fino al castello, ci siamo ristorati in questo bistrot con due pinse, la maialina e la fiore, veramente ottime, e un bicchiere di birra. Bella la location, si mangia su tavolini lungo il vicoletto, e nonostante la giornata afosa, molto fresco e ventilato. Complimenti alla cameriera, velocissima nel servizio e sempre attenta ai tavoli. Bella esperienza, prezzo più che giusto! Due pinse ben farcite, birra e acqua, per un totale di 30 Euro.